Il flow nello studio
La teoria del flow nello studio

Diciamo spesso nei nostri consigli che è importante porsi obiettivi nello studio che siano allo stesso tempo realistici e motivanti.

La FLOW THEORY (teoria del flusso) sviluppata dallo studioso Csikszentmihalyi ci aiuta a capire perché tutto ciò è importante.

Quando siamo coinvolti in un’attività impegnativa (come lo studio) e percepiamo allo stesso tempo di avere adeguate capacità per affrontarla, ci troviamo nella cosiddetta zona di flusso (o flow), dove il nostro studio rende al meglio.
Un po’ come quando siamo occupati in un gioco che ci piace, che ci impegna a fondo e che ci fa essere così concentrati da perdere la percezione del tempo.

Quando la difficoltà che percepiamo è un po’ più alta delle capacità che pensiamo di avere (ad esempio spesso prima di un esame) ci troviamo nella cosiddetta zona di attivazione che ci fa dare il meglio solo se dura per un breve tempo.

Quando invece la difficoltà è alta rispetto alle capacità che pensiamo di avere ecco che ci prende l’ansia.

Al contrario, quando il compito è più semplice rispetto alle abilità che pensiamo di avere ci troviamo in una situazione di totale controllo che però può sfociare in eccessivo rilassamento e noia se ci poniamo obiettivi troppo semplici.

Ecco quindi perché è fondamentale che i nostri obiettivi siano sempre adatti alle nostre capacità, né troppo semplici da risultare poco motivanti, né troppo impegnativi da procurarci ansia e agitazione.

Trovare il proprio stato di “flow” è quindi fondamentale per ottenere il meglio dal proprio studio.